Lorenzo Danza
Nato a Sant’Agata di Puglia il 10 Ottobre 1887,morto probabilmente a Napoli negli anni settanta.Pianista virtuoso di fama nazionale e internazionale, era figlio di agricoltori e il suo nome completo era Agata- Antonio-Lorenzo Danza,
Lascia giovanissimo il paese di origini e per qualche anno gira l’Italia per poi raggiungere il Sud Africa, dove si fermerà per quasi vent’anni e dove è considerato uno dei pionieri della musica da camera.
Negli anni Venti il Professor Lorenzo Danza fu esaminatore di musica per le Università del Witwatersrand ( Johannesburg ), Pretoria, Stellenbosch e Grahamstown, e dove continuò la sua opera di diffusione della musica Italiana in Sud Africa anche col suo trio, composto, oltre che da lui stesso, dai Professori Grimaldi e Ferramosca.
Nel Transwal si impegnò nella Società < Dante Alighieri > lì costituita nel 1927 e nel 1931 venne eletto Presidente del Comitato di Johannesburg.
Qui in uno dei suoi numerosi e seguitissimi concerti venne ascoltato e ricevette i complimenti dal celebre pianista Paderewsky.
All’attività concertistica abbinò quella di educatore e di maestro di musica.
A Pretoria Danza creò e diresse una Scuola di pianoforte che abbandonò quando fece ritornoin Italia, nel 1966.
Quando l’ Italia dichiarò guerra all’Inghilterra,anche in Sud Africa appartenendo quel Paese all’Impero britannico si scatenò una sorta di” caccia ai belligeranti “ . Sorsero campi di internamento e gli Italiani, almeno quelli considerati più ostili al regime inglese, ne fecero le spese, pur avendo convissuto pacificamente fino ad allora con i sudafricani.
Nacquero diversi Comitati di assistenza ai prigionieri italiani e Lorenzo Danza ne presiedette uno, il C.A.P.I. di Johannesburg, comprendente circa 500 sottoscrittori. Tutti questi comitati svolsero attività di assistenza anche a favore dei civili Italiani circa 4500, soprattutto donne e bambini prigionieri nei campi di Internamento della Rhodesia.
Quando il Maestro Danza fece ritorno in Italia, poco dopo la metà degli anni Sessanta, venne accolto come uno dei maggiori virtuosi del pianoforte e riprese interamente l’attività concertistica. Riportò successi in Italia e all’estero, soprattutto a Londra dove fu particolarmente ammirato.
Dal Dizionario Biografico di Capitanata 1900-2008di Maurizio De Tullio